La ribellione è spesso vista come un atto di opposizione, un segno di non conformità. E se invece fosse qualcosa di più profondo? E se la ribellione fosse, in realtà, una chiave per la realizzazione della nostra felicità personale? In questo articolo, ci addentreremo in un’idea che ho creato e maturato negli anni, lavorando su me stessa e accompagnando come coach centinaia di persone… Sto parlando della Ribellione Consapevole e di come può fungere da bussola nella nostra ricerca di autenticità e soddisfazione.
Partiamo dal principio, quello vero: da quando eravamo piccoli!
Infanzia Vs Adolescenza: cosa cambia davvero? (a parte gli ormoni 😆)
L’infanzia e l’adolescenza rappresentano fasi cruciali per la nostra vita e crescita, caratterizzate da bisogni e desideri in continua evoluzione. Durante l’infanzia, il nostro bisogno primario è quello di appartenere e di essere accettati all’interno del nostro cerchio familiare e sociale. Cerchiamo di soddisfare le aspettative degli adulti che ci circondano, spinti dal desiderio di renderli orgogliosi di noi.
In questa fase, forgiamo inconsapevolmente il nostro carattere e la nostra personalità per adattarci agli standard del nostro ambiente. Ciò che scegliamo di essere, anche se inconsapevolmente, farà da base alla nostra intera esistenza.
L’adattabilità di questo momento di vita può essere considerata un meccanismo di sopravvivenza sociale, ma può anche lasciare un’impronta profonda sulla nostra identità. Questo spesso spiega perché in età adulta ci ritroviamo ad avere comportamenti e tratti di personalità che sono stati ereditati dai nostri genitori o influenzati da eventi significativi nella nostra infanzia. Nonostante il passare degli anni, se non ci abbiamo mai lavorato, in alcune circostanze potremmo continuare a sentirci come quei bambini che siamo stati un tempo.
La ribellione Inconsapevole della nostra adolescenza
Con l’arrivo dell’adolescenza, l’orizzonte dei nostri bisogni e desideri subisce un drastico mutamento. L’adolescenza è una fase di profonda transizione e, in un certo senso, di ribellione. Tuttavia, questa ribellione sfugge quasi completamente al nostro controllo.
Ci svegliamo un giorno e scopriamo che siamo affascinati dall’idea di essere diversi dagli altri, di individuare chi siamo veramente e di coltivare le nostre caratteristiche speciali.
Questa fase crea una tensione interna (che potremmo chiamare scientificamente “un gran casino” 😂) tra il desiderio di appartenere e il desiderio di distinguersi. Da un lato, vogliamo ancora essere accettati e apprezzati dai nostri gruppi di riferimento, ma dall’altro iniziamo a sentire la necessità di esprimere la nostra individualità. Solo che non sappiamo chi siamo, cosa vogliamo davvero, perché sentiamo che tutto sta cambiando senza sapere esattamente in che direzione. Questo conflitto può scatenare confusione e turbamento, e spesso le persone intorno a noi, compresi genitori e amici, non ci capiscono, e non riescono ad aiutarci a venirne a capo.
L’infinita ricerca di noi stessə
Questa fase di ribellione inconscia spesso dà il via a una profonda ricerca di sé e ad un periodo, più o meno lungo, di crisi. Ci svegliamo un giorno e ci chiediamo chi siamo veramente. Dopo aver passato anni a cercare di soddisfare gli standard e le aspettative altrui, potremmo ritrovarci spaesati e incerti sulla nostra identità autentica.
L’adolescenza può essere un periodo tumultuoso in cui esploriamo diverse strade, facciamo scelte che definiranno il nostro futuro e affrontiamo sfide esistenziali. È un periodo in cui il senso di appartenenza continua ad essere importante, ma emerge anche la necessità di distinguersi, di coltivare le proprie passioni e di trovare una direzione autentica alla nostra vita.
È la fase della vita in cui compiamo scelte importanti (di studio o lavoro) che influenzeranno il nostro futuro, anche se siamo immersə nel tumulto di quella ricerca.
Ma come fare a rendere questa spinta interiore consapevole?
E cosa centra tutto questo con le sfide che viviamo da adultə?
Nelle prossime righe, scoprirai come questa transizione può evolversi in qualcosa di più profondo e positivo per la nostra vita, e come possiamo iniziare a guidare questa ribellione per creare una vita autentica e soddisfacente.
La ribellione consapevole rappresenta il modo più efficace e profondo per costruire noi stessə e per creare una vita che ci assomigli, un processo che ci permette di confrontarci con il nostro passato (senza buttarlo via tutto o senza più esserne schiavə) e di definire il nostro futuro con intenzione e autenticità.
L’adolescenza non è solo un periodo di transizione, ma anche la prima volta in cui ci immergiamo nella vera ricerca di chi siamo veramente. Tutto ciò che sentiamo in quel periodo, ad un certo punto si calma perché, in un modo o nell’altro, scegliamo quale forma dare al nostro presente, e abbozziamo un’idea del nostro futuro.
Ma la spinta alla ricerca e il conflitto che proviamo non spariscono, restano vivi dentro di noi.
Li ritroviamo nelle scelte importanti, nelle fragilità non accudite, nelle insicurezze, nei progetti che non decollano, e in tutti “vorrei ma non posso” che incontriamo nella nostra vita.
Il rischio è che se non lavoriamo su noi stessə e non acquisiamo consapevolezza, restiamo intrappolati in schemi che non ci rappresentano veramente.
Scegliamo di essere diversi dai nostri genitori o dalle figure di riferimento, ma in realtà, stiamo ancora facendo scelte basate su di loro. Non siamo veramente liberi, perché chi sceglie di andare contro qualcosa, sta comunque agendo in funzione di ciò che critica.
Una cosa di cui ormai sono certa è che, in effetti, la ricerca di sé è un viaggio che può durare una vita intera. Non è una questione di raggiungere una risposta definitiva (perché, spoiler! La risposta alla domanda “Chi sono? Cosa voglio realizzare?” può cambiare nel corso degli anni), ma di abbracciare il processo di scoperta continua. Questa esplorazione non riguarda solo il “chi” siamo, ma anche il “cosa” vogliamo diventare.
È un’opportunità per esplorare le nostre passioni, i nostri valori e le nostre aspirazioni, e di confrontarci con la sfida di allineare le nostre scelte con la nostra autenticità. È la sfida di comprendere cosa del nostro passato ci rappresenta e cosa vogliamo lasciar andare, senza giudizio o rabbia, ma con amore.
L’approccio della ribellione consapevole ci invita a guardare al di là delle buone intenzioni e delle convinzioni radicate che abbiamo ereditato. Ci chiede di essere migliori di chi giudica chi ha sbagliato con noi, per sentirci migliori degli altri. Ci sfida a chiederci quali di queste regole interne vogliamo ancora seguire e quali vogliamo abbandonare. Ci incoraggia a scegliere con consapevolezza le parti di noi che vogliamo esprimere e a continuare a metterci in discussione.
Bellissimo ma… come si costruisce una Ribellione Consapevole?
La ribellione consapevole non è solo una teoria, ma un processo attivo di riflessione, introspezione e azione. Inizia con l’atto di esaminare la nostra vita attuale e valutare quali aspetti sono in linea con chi vogliamo essere veramente e quali non lo sono. Questo atto di auto-riflessione richiede coraggio e onestà verso noi stessə.
Perché dire la verità a noi stessə può essere una delle cose più difficili del mondo.
Successivamente, possiamo intraprendere il percorso di rimodellare la nostra vita in base ai nostri desideri autentici. Questo può implicare fare delle scelte difficili, sfidare il giudizio altrui e talvolta prendere direzioni inusuali. È un processo graduale che richiede pazienza, ma che apre le porte alla vera felicità.
E soprattutto è una strada da percorrere un passo alla volta, un respiro alla volta, una scelta alla volta (puoi rilassarti quindi, non devi stravolgere tutto in un attimo!).
Ma come possiamo lavorare sulla ribellione consapevole e come possiamo integrarla nella nostra vita quotidiana?
A piccoli passi, e con l’ascolto attento di noi stessə, possiamo coltivare una vita autentica e in sintonia con i nostri veri desideri e scopi. La ribellione consapevole è una via per vivere una vita significativa, piena di autenticità e soddisfazione.
Inizia con la pratica di fare domande a te stessə. Sii curiosə riguardo ai tuoi desideri, alle tue passioni e alle tue inclinazioni. Chiediti cosa vorresti fare oggi, cosa ti rende davvero felice e cosa ti avvicina di più alla tua vera essenza.
Sperimenta la libertà di dire “no” quando senti che una situazione non è allineata con i tuoi desideri o bisogni. Riconosci che non è solo il tuo passato a guidare le tue scelte, ma che hai il potere di decidere come vuoi vivere oggi e in futuro.
Nessuna domanda è troppo banale, nessuna scelta è poco importante.
Stare a casa invece di uscire con amici perché sentiamo il bisogno di tranquillità, uscire dall’ufficio all’orario esatto anche se i colleghi stanno facendo straordinari, dire la mia opinione anche se contro corrente, divertirmi anche se ho avuto una giornata no… ogni scelta può rappresentare l’innesco della tua personale Ribellione Consapevole.
Perché ciò che conta è cambiare il punto di vista, il modo in cui consideriamo noi stessə e ciò che riteniamo giusto o sbagliato.
Se cambiamo atteggiamento sulle piccole cose, sarà più facile cambiarlo anche su quelle molto impattanti.
Accogliere le sfumature
La ribellione consapevole richiede di liberarsi da etichette e convenzioni che spesso ci limitano. Arrenderci all’idea che non ci sia solo un modo per fare le cose, andare oltre il concetto di “si fa così”, perché non è necessario aderire ad un unico percorso o a un modello predefinito. Possiamo scegliere di esplorare strade diverse e creare una via personalizzata che risuoni con la nostra autenticità.
Una via che può comprendere anche pensieri, atteggiamenti, emozioni in contrasto tra di loro.
Possiamo essere disponibili E spigolosi, accondiscendenti E assertivi, calmi E energici, restando sani di mente e scegliendo in base alle situazioni che stiamo vivendo. Non esiste un unico modo giusto di essere; possiamo esprimere molteplici sfaccettature della nostra personalità.
Questa flessibilità ci renderà più felici, efficaci, potenti.
Datti il permesso di accettare la tua moltitudine interiore, il rischio altrimenti è di sentirti sempre un essere umano a metà.
Rivoluzione Consapevole e… continua 🙂
Fino ad un certo punto della mia vita pensavo che “me stessa” fosse una meta d raggiungere. Come ti ho anticipato anche prima, ora so di essere il mio viaggio.
La vita può essere una rivoluzione interiore che ci sfida a crescere costantemente (prendendoci anche le dovute pause!), a riflettere sulle nostre scelte e ad allineare la nostra vita con i nostri valori. Valori e scelte che possono cambiare con noi.
È un impegno entusiasmante a coltivare una vita autentica e significativa, che rispecchi chi siamo veramente.
Ricorda che la ribellione consapevole non è contro qualcosa, ma per te. È per la tua crescita, la tua felicità e la tua realizzazione personale. È un invito a connetterti con te stessə su un livello più profondo, a esplorare le tue passioni e a costruire una vita che ti riempia di gioia e soddisfazione.
In conclusione, la ribellione consapevole è una chiave per sbloccare la tua vera felicità.
Attraverso la pratica dell’auto-riflessione, la sfida delle aspettative e la ricerca della tua autenticità, puoi creare una rivoluzione nella tua vita. Abbraccia il potere di fare scelte consapevoli, di esprimere te stessə in modo autentico e di costruire una vita che rifletta chi sei veramente.
La ribellione consapevole è la tua strada verso una vita più autentica, significativa e soddisfacente.
E… si può fare.
Nel mio lavoro degli ultimi vent’anni ho aiutato centinaia di persone a farlo, e da quando ho creato You Academy, la Ribellione Consapevole è sempre più a portata di mano.
Se ti sei sentitə chiamare verso la tua rivoluzione, questo settembre potremo farlo insieme: ho creato una serie di esercizi, domande potenti e il workshop gratuito Obiettivi Ribelli per poter iniziare la tua ribellione consapevole insieme a me, puoi scoprire tutto e aderire a questo link.