Rimuginare sugli errori: ecco 2 modi per smettere di farlo

Rimuginare, pensare e ripensare a conversazioni avvenute in giornata o in passato, scelte che ci siamo lasciati alle spalle, conflitti presenti, passati o evitati… chi non lo ha fatto almeno una volta nella vita?

Ricordo che avevo l’abitudine, quando ero ragazza, di riprodurre nella mia mente intere conversazioni, anche molto lunghe, che avrei fatto andare in modo diverso.

Come in un film, la persona con cui immaginavo di confrontarmi (o, il più delle volte, litigare 😆), mi rispondeva anche!

Perché rimuginiamo tanto

La prima cosa che voglio dirti è che è normale rimuginare: succede a tutti noi ed è conseguenza della capacità immaginativa degli esseri umani e del fatto che non ci piace perdere.

E che molto spesso, quando abbiamo una lite (o non riusciamo ad averla) con una persona, non siamo lucidi, quindi non riusciamo a dire davvero quello che vorremmo esprimere.

I motivi possono essere tanti: insicurezza, idee confuse, una persona di fronte a noi molto svelta a ribattere o in grado di mettere il dito nelle nostre piaghe emotive… ma ci sono motivazioni ancora più profonde, che è utile conoscere per comprendere come disinnescare il processo e ridurre al minimo le occasioni che ci porteranno a rimuginare i seguito.

Chi dentro di noi portiamo in un litigio?

ok, ok, la domanda potrà sembrarti un po’ strana, ma ti assicuro che è un’ottima domanda!

Se non lo sai perché questo articolo è finito sotto i tuoi occhi un po’ per caso (ma qualcuno ci crede ancora al caso? 😉), io sono una Life coach e lo sono da più do vent’anni.

Negli anni ho accompagnato davvero tantissime persone a realizzarsi e negli ultimi 3 anni ho anche aperto una Scuola di Coaching. Questo per dirti che anche se troverai domande strane in questo articolo, nascono da tanta esperienza e da migliaia di ore trascorse insieme ai miei clienti e allievi.

Ma torniamo alla nostra domanda: chi porti nei tuoi litigi?

Forse credi (fino ad ora almeno) che quando litighi con qualcuno lo fai con ogni fibra del tuo essere, portando ogni parte di te in gioco.

Ma non è così: gli esseri umani sono complessi, formati da tantissime sfaccettature e parti, che entrano in gioco nella nostra vita in situazioni diverse.

Che tipo di situazioni ci porteranno a rimuginare?

Situazioni delicate, importanti per noi in qualche modo, che risvegliano le nostre fragilità. E quando c’è in campo una nostra vulnerabilità, scende in pista anche una (o più) parti di noi pronte a difenderla. Sono loro che conducono la partita quando discutiamo o prendiamo decisioni importanti per noi.

Perciò se sei una persona che si arrabbia facilmente o che crede che l’attacco sia la miglior difesa, è probabile che in una discussione tu possa alzare la voce facilmente e spingerti un po’ troppo in là. Se invece credi nella gentilezza a tutti i costi e hai spesso paura di dire la cosa sbagliata, è probabile che resterai in silenzio, salvo poi pentirti di non aver avuto il coraggio di parlare (e ripensare a tutte le cose che avresti potuto dire e fare in modo diverso).

Quindi, in un certo senso, non sei tu, sono le parti di te a creare il problema 😉

Nonostante questo tu ne sei responsabile, e questo vuol dire che hai anche il potere di cambiare le cose al 100%.

Il rimugino nasce dal fatto che, durante la situazione delicata, tendiamo a lasciare campo libero alle modalità che più ci appartengono e che riconosciamo come “casa” anche se sappiamo non essere sempre la scelta più funzionale ed efficace.

In quel momento, alla nostra mente non importa: quando viviamo un’emergenza, si pensa a portare a casa la pelle non si fanno valutazioni strategiche su cosa sia più funzionale… se non ci si allena a farlo ovviamente.

Subito dopo l’emergenza però, dentro di noi torna l’equilibrio, e quindi altre voci hanno la possibilità di farsi sentire: parti di noi che non hanno avuto voce in capitolo nel momento delicato appena trascorso e che reclamano di esprimere la propria opinione di mostrarci quale stupidaggine abbiamo appena fatto dal loro punto di vista.

Perché anche se siamo una sola persona, abbiamo tanta complessità dentro: la maggior parte di noi è in grado di credere una cosa ma valutare come possibile anche il suo opposto. Questa dinamica è causa di moltissimi blocchi, confusione e conflitti interiori che viviamo ogni giorno (se il tema ti interessa puoi approfondirlo in questo altro articolo qui – vorrei scrivere un articolo sul Voice dialogue da pubblicare E QUINDI POI AGGIUNGERE QUESTA FRASE E LINKARLO QUI).

Il rimuginare nasce da qui: da parti di noi non ascoltate che hanno bisogno di dire la loro. E forse ne hanno anche il diritto.

E allora che si fa?

Ci sono due strade da seguire: una a breve, brevissimo termine e una a lungo termine, che richiede più impegno e tempo.

Lo immaginerai già: quella a breve termine ha un’efficacia limitata al singolo episodio, quella. lungo termine ti cambierà la vita per sempre. 😄

Ma una non esclude l’altra.

Ampliare le opzioni

La soluzione più efficace e che cambia la vita (sotto taranti punti di vista, mica solo il rimuginare!) è di cambiare il funzionamento alla base: trovare modi più funzionali di proteggere le nostre vulnerabilità, in modo che la nostra reazione agli eventi sia più consapevole, centrata e che comprenda più possibilità.

Vi è mai successo di lavorare su un aspetto di voi stessi e poi scoprirvi diversi in certe situazioni?

Ecco avviene un po’ così. Lavoro su me stessa e imparo a prendermi cura di me in modo nuovo, mi rendo più solida, consapevole, centrata. Imparo ad ascoltare le mie fragilità invece di proteggerle e basta, imparo ad ampliare le possibilità di reazione di fronte ad una situazione delicata.

Come si fa?

Rimboccandosi le maniche e seguendo un percorso, farlo da soli è quasi impossibile. Perché non siamo bravi a guardarci dall’esterno in modo oggettivo: servono strumenti ed esercizi, serve darsi il giusto tempo e scegliere qualcuno che ci guidi nel percorso.

(Se vi sto simpatica lo potete fare anche con me, in modo inaspettato e rivoluzionario, il mio percorso si chiama You Academy)

Quanto tempo sarà necessario? Non lo so, perché è molto soggettivo: dipende da ognuno di noi, da quanto siamo rigidi nei nostri schemi, da quanta voglia abbiamo di metterci in gioco, da quanto ci impegniamo nel percorso. Però so che per sbloccare le cose a volte bastano un paio di mesi. 😄

E nel frattempo che faccio scusa?

Come anticipato, esiste anche il “rimedio aspirina” contro il rimuginare. Non vi farà passare l’abitudine, ma vi permetterà di smettere di rimuginare su una specifica situazione. E potrete utilizzarlo anche ogni giorno: l’unico effetto collaterale dell’esercizio è la maggior consapevolezza.

La nostra aspirina prevede carta e penna e un po’ di tempo (quanto tempo? Dipende da quante cose hai da dire! Diciamo che inizierei con una ventina di minuti).

E molto semplice: scrivi tutto ciò su cui stai rimuginando su carta. Puoi lasciar andare la penna liberamente, riportare le conversazioni immaginarie, inserire tutti gli insulti che vuoi, avere una calligrafia illeggibile e anche passare di palo in frasca. Lascia che le parti di te che hanno qualcosa da dirti lo facciano su carta, lasciati andare.

Puoi scrivere tutto quello che vuoi, fino a quando non sentirai la tua mente più libera e svuotata.

Dopo aver finito, non rileggere quello che hai scritto, e brucia (in sicurezza mi raccomando: su un balcone, dentro una ciotola grande di ceramica, di vetro o metallo, facendo attenzione insomma!) il foglio. Osserva come il fuoco trasforma i tuoi pensieri in consapevolezze e lascia andare.

Se non puoi o non te la senti di bruciare, puoi anche sminuzzare il foglio in piccoli pezzetti (molto piccoli mi raccomando) e buttarlo via.

La cosa fondamentale è che il foglio venga bruciato o buttato subito dopo aver scritto: vorrai mica tenerti il rimugino in tasca vero?

Potresti imparare tante cose su di te già solo attraverso questo semplice esercizio, che ti lascerà una sensazione di spazio e leggerezza.

Quando lo sperimenterai raccontami nei commenti com’è andata, rispondo sempre a tutti e spesso riesco a darvi qualche piccolo consiglio personalizzato in caso di difficoltà 🙂

Se vuoi approfondire l'argomento, ti lascio un video correlato

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