Come definire obiettivi realizzabili e supportare i tuoi clienti a raggiungerli: professione coach

Gli obiettivi definiscono la rotta dei nostri percorsi, sono come la “X” del tesoro sulla mappa della nostra vita: senza obiettivi è difficile sapere con certezza in che direzione stiamo andando. E quindi è molto facile perderci, confonderci, perdere tempo ed sprecare energie.

Ecco perché è così importante sapere definire obiettivi davvero realizzabili o, se sei un coach, saper accompagnare i tuoi clienti nel farlo.

Una scomoda verità

Proprio perché sono così importanti, ormai di obiettivi parla chiunque: influencer per nulla formato sul tema, coach senza esperienza, consulenti finanziari, di marketing, motivatori… Come se fosse semplice porsi obiettivi davvero realizzabili.

Che ci vuole? Basta che siano SMART e il gioco è fatto! (se non sai cosa sia la sigla SMART, lo riassumo all’inizio di questo video)

Ti dirò una scomoda verità: la maggior parte degli obiettivi non viene portato avanti, né tantomeno realizzato.

Per questo questo articolo non parlerà di sigle SMART o di “tips”, ma ti dirà le cose davvero importanti perché un obiettivo sia raggiungibile (nella vita vera, quella fuori dai social e dalle grafiche di Instagram 😆).

Definire obiettivi è un’arte

Hai mai visto un musicista esperto all’opera? E uno alle prime armi?

La differenza tra i due, è che il primo danzerà fluido sulle note che sta suonando, il secondo sarà più meccanico, con più errori, pause e tentativi.

Questo vale per gli artisti come per gli obiettivi: per imparare a porti obiettivi che funzionino davvero devi esercitarti. Fai dei percorsi con coach esperti, studia la teoria e poniti tanti obiettivi, dando loro attenzione e impegno, per un lungo periodo di tempo. Impara dai tuoi errori e affina l’arte.

Datti tempo. Non si diventa bravi in qualcosa in 5 minuti, non ci sono segreti che ti trasformeranno nel performer dell’anno: ogni nuovo obiettivo ti darà nuovi risultati, saprai apprezzare la progressione, e continuerai ad imparare.

Lo stesso vale se sei un coach: trova un mentore che ti ispiri e lasciati guidare, oppure segui tanti casi, anche pro bono, accettando le imperfezioni e gli errori dell’inizio.

La concretezza è una delle chiavi più importanti

“Voglio sentirmi più serena, da qui a 4 mesi”, questo è il classico obiettivo che sembra SMART ma non è.

La nostra mente, funziona un po’ come un computer, ha bisogno di indicazioni chiare, concrete, misurabili. Di poter svolgere azioni semplici e pratiche, in sequenza: così lavoriamo al meglio.

“Sentirsi più sereni” (o realizzati, felici…) non è specifico né misurabile. Perché con un massaggio da un buon operatore, avrò una sensazione di maggior serenità ad esempio, ma sarà una sensazione momentanea.

Una delle più grandi imprese, in fatto di obiettivi, è di trasformare una sensazione o un obiettivo ideale, in qualcosa di concreto, che possa avere una immagine nella tua testa (o in quella del cliente).

Finché non “vedrai” un’immagine chiara, vuol dire che l’obiettivo non è sufficientemente specifico e concreto … e perciò non è realizzabile.

Come si arriva a questa concretezza? In ogni mio percorso, sia quelli personali che professionali affrontiamo il tema in modo approfondito.

intanto ti lascio alcune domande per iniziare a rifletterci: è molto utile chiedersi:

  • Cosa accadrà di concreto nella mia vita quando mi sentirò più “… ” ?
  • Cosa farò di diverso?
  • Come mi comporterò nel mio quotidiano?

Alcune risposte potrebbero stupirvi, perché molto spesso si inizia con azioni semplici e quotidiane di cura di sè. Anche per fare trasformazioni importanti come cambiare lavoro, guadagnare di più, iniziare una relazione, a volte si parte con venti minuti di yoga (o meditazione, o una passeggiata…) al giorno.

Perché se non sai trovare neanche venti minuti per te, come farai a consocerai e trasformare la tua vita davvero?

Ti cambieranno la vita: gli obiettivi di processo

Un grande aiuto in questo senso sono gli obiettivi di processo, che nascono nel campo del coaching di performance e spiegano in modo chiaro come porsi dei primi obiettivi al 100% sotto il nostro controllo e quindi davvero realizzabili.

Per spiegarveli, farò un passo indietro e vi parlerò della piramide dei risultati che spiega benissimo come si passa da un sogno lontanissimo da noi, alla concretezza del quotidiano.

La piramide dei risultati è fatta di 4 gradini: sogno, risultato, performance e processo.

In cima alla piramide troviamo il sogno (per uno sportivo ad esempio: vincere le olimpiadi). Sul sogno non abbiamo quasi per nulla controllo, ci sono tantissime cose che devono andare nel verso giusto perché il sogno possa diventare realtà. Se ci concentriamo solo sul sogno potremo trascurare un’infinità di cose importanti e sentire molta frustrazione tranquillamente evitabile (o lasciare che la sentano i nostri clienti).

Subito sotto al sogno troviamo i risultati (per mantenere la metafora sportiva, ad esempio, vincere una gara specifica): su questi abbiamo un maggiore controllo, ma che resta comunque limitato. Anche in questo caso, possiamo prepararci al meglio, ma basterà avere un avversario o un competitor più in gamba di noi, per mettere a rischio il risultato dei nostri sforzi. Quando ci poniamo degli obiettivi possiamo avere bene in mente il risultato che vogliamo ottenere, ma non possiamo assolutamente fermarci qui, altrimenti il fallimento sarà dietro l’angolo.

Questo è il livello su cui si focalizza l’80% dei coach, ed ecco spiegato il motivo del fenomeno di cui ti parlavo all’inizio dell’articolo: la maggior parte degli obiettivi non si realizza.

Arriviamo quindi alla performance (ad esempio “correre la maratona in questo tempo”, “essere brillante durante questo discorso”) che prevede decisamente un controllo maggiore sul risultato: avere obiettivi che riguardano la nostra performance, come noi ci comporteremo in quella specifica situazione, ci permette di concentrarci solo su noi stessi, e di trarre soddisfazione dal raggiungimento della nostra massima performance, che significa godere del nostro miglioramento e della nostra realizzazione, al massimo delle nostre potenzialità e in equilibrio con la nostra vita. Anche in questo caso, il controllo però non è totale: chi ascolta il nostro discorso potrebbe essere annoiato dal discorso precedente e non apprezzarlo a pieno, il terreno di gara potrebbe essere pessimo e questo potrebbe rallentare la nostra corsa, sono tanti gli imprevisti esterni che potrebbero impedirci di compiere la nostra massima performance.

Porvi obiettivi all’interno dell’area della performance già cambierà molto le cose, e anche la loro realizzabilità. Per i coach alla lettura: portare l’attenzione del cliente dagli obiettivi di risultato a quelli di performance dovrebbe essere un risultato minimo del vostro lavoro insieme. 😉

E allora cosa fanno gli obiettivi di processo?

Gli obiettivi di processo ci aiutano a concentrarci su ciò che è al 100% sotto il nostro controllo: tutte quelle azioni e pratiche che ci porteranno a realizzare la nostra massima performance. Allenarsi tutti i giorni, seguire una determinata alimentazione, pubblicare un certo numero di post sui social media, memorizzare alla perfezione il nostro discorso… sono tutte azioni concrete, misurabili, che potete vedere chiaramente all’interno di una immagine mentale e su cui avete il pieno controllo.

Concentrandovi sulla base della piramide, sarà più semplice sentirvi efficaci, porvi obiettivi realizzabili, monitorabili e che aumenteranno le probabilità di scalare la piramide fino alla vetta.

Se sono allenata e nel pieno della mie forze, rilassata e pronta, è più probabile che in gara riuscirò a portare la mia massima performance, che aumenterà la probabilità di portare a casa il risultato. E risultato dopo risultato, potrebbe anche accadere che io realizzi il mio sogno. Quest’ultimo passaggio dipenderà dall’impegno, la costanza e da quello che leggerai nell’ultima sezione di questo articolo. 😄

Un errore da evitare

Un’altra regola d’oro che molti ignorano (coach compresi) è: si lavora su un obiettivo alla volta.

Questo aspetto è davvero essenziale. Non abbiamo tempo ed energie illimitati e gli obiettivi importanti richiedono entrambe queste risorse: se ti distrai o se le distribuisci su troppi obiettivi, è quasi certo che qualcuno di essi non si realizzerà. E con buona probabilità, rischi che nessuno si realizzi.

Il successo richiede disciplina: resisti alla fretta tentatrice, puoi realizzare infiniti obiettivi nella tua vita, ma solo uno alla volta.

“Siccome ho molta fretta, vado molto piano”

Napoleone

La cosa più importante

Un obiettivo realizzabile ha bisogno di essere allineato con la visione profonda che abbiamo di noi, con i nostri valori ma soprattutto con i nostri veri desideri.

Ho seguito centinaia di allievi in questi vent’anni di carriera da coach che si ponevano obiettivi irrealizzabili perché non in linea con ciò che volevano davvero.

Studenti che avevano scelto la facoltà sulla scia del desiderio dei propri genitori, impiegati insoddisfatti della propria professione con un sogno che stavano completamente ignorando…

La maggior parte dei miei allievi e clienti erano persone in conflitto: perché spesso la società in cui cresciamo vuole per noi delle cose, che non corrispondono a ciò che davvero desideriamo per noi stessi.

La paura di deludere, fallire, non essere all’altezza ci blocca, ci confonde le idee, al punto di non riuscire neanche più ad ascoltarci davvero.

Quindi la cosa più importante da verificare ancora prima di porvi il famigerato obiettivo è: mi so ascoltare? Ciò a cui sto pensando è ciò che voglio davvero?

Se non ne hai la certezza, questo è il primo e fondamentale passo da cui partire: torna ad ascoltarti, ricollegati con la tua consapevolezza, a cerca le tue verità, indipendentemente da ciò che gli altri vorrebbero per te. O accompagna i tuoi clienti a farlo.

Nulla è più importante di questo: perché quando siamo allineati con noi stessi, ci sentiamo fluidi, in accordo con la vita, pieni di entusiasmo e passione. Abbiamo più energia, ciò che facciamo ci restituisce energia e spesso gli obiettivi ci vengono in mente, uno dopo l’altro, senza neanche doverci ragionare troppo.

In tutti i miei percorsi, personali o professionali, dedichiamo molto spazio a questo aspetto, perché la vita è una sola, e ogni essere umano ha una propria propensione e dei sogni che vorrebbe davvero realizzare. Ed è questo che dà sapore alla vita, che ci fa sentire davvero realizzati.

Quali di questi aspetti ti ha colpito di più? Quale elemento che ho condiviso con te sta bloccando la realizzazione dei tuoi obiettivi?